Deindicizzazione e interesse pubblico: la Cassazione chiarisce i confini dell’oblio digitale
Il presente articolo esamina la sentenza della Corte di Cassazione n. 14488 del 2025, nella quale, la Suprema Corte, interviene nuovamente sul delicato bilanciamento tra diritto all’oblio e interesse pubblico all’informazione, accogliendo il ricorso di un soggetto assolto in via definitiva per fatti di rilevanza penale ma ancora oggetto di indicizzazione su Google. La decisione, che ribalta l’esito del giudizio di primo grado, approfondisce il ruolo del fattore temporale, l’attualità dell’interesse collettivo e la rilevanza della posizione pubblica del soggetto coinvolto, chiarendo i confini legati al concetto di oblio digitale.