Equo compenso e surroghe: arrivano le convenzioni tra CNN e banche
a cura di Massimo Caccavale
Sabato scorso, 21 settembre 2024, nell’ambito del bel convegno “Una Rotonda sul Notariato” che si è tenuto a Senigallia, tra le interessanti relazioni della mattina (in tema di amministrazione di sostegno, sulle quali avremo modo di tornare), proposte di riforma e (nel pomeriggio) notizie sull’attività del CNN e della Cassa, c’è una novità annunciata dal Presidente, Giulio Biino, che è forse passata sotto silenzio ma che, a parere di chi scrive, è molto importante.
In anteprima, il Presidente ha comunicato che è stata sottoscritta con un primario Istituto Bancario (e, se non ho inteso male, anche con altre Banche) la convenzione che prevede tariffe predeterminate per la stipula con gli istituti firmatari degli atti di surroga.
Si tratta di una di quelle convenzioni previste dall’art. 6 della legge sull’equo compenso del 21 aprile 2023, n. 49 e che, dunque, non potrà essere tacciata di illegittimità (cfr. la lettera del Presidente del Cnn, con l’allegato studio, in Cnn Notizie del 18 dicembre 2023, n. 223).
Siffatte convenzioni appaiono molto importanti per la categoria, a mio avviso, per due ordini di motivi.
Innanzitutto confermano, ove ce ne fosse bisogno, che la materia delle surroghe (il cui compenso è pagato al notaio dalla banca surrogante) rientra nel perimetro applicativo della legge sull’equo compenso, di cui all’art. 2 della L. n. 49/2023.
Inoltre, e soprattutto, consentono di superare le difficoltà applicative della legge: come sappiamo i parametri di cui alla Tabelle A o B allegate al D.M. del 20 luglio 2023, 140, coordinato col D.M. correttivo del 2 agosto 2013, n. 106, erano di difficile applicazione sul piano pratico, perché eccessivamente elevati.
Si va, così, delineando un “doppio binario” nei rapporti tra notaio e banche, quando si tratta di surroghe, ricordando che la mancata osservanza di quanto previsto dalla legge sull’equo compenso rappresenta illecito disciplinare (altra importante anteprima appresa al convegno di Senigallia: nel Codice deontologico, recentemente approvato, ci sarà una parte dedicata al tema, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 5, comma 5, della ripetuta L. n. 49/2023).
Con le banche che avranno sottoscritto la convenzione con il Cnn, il notaio dovrà applicare la tariffa concordata; con le Banche che si rifiutano di sottoscrivere la convenzione, invece, dovrà utilizzare i parametri di cui alle sopra ricordate tabelle allegate al DM n. 140/2012 (quelli della Tabella A – Atti immobiliari per il mutuo destinato alla surroga; quelli della Tabella B – atti mobiliari, per le quietanze, se ricevute con atto successivo).
In mancanza i Cnd potranno (dovranno?) perseguire il collega che non rispetta quanto sopra.
A breve – diceva ancora il Presidente Biino – la notizia della sottoscrizione della convenzione sarà comunicata ai Presidenti dei Consigli Notarili Distrettuali, con “istruzioni operative”.
Mala tempora, si spera, per i soggetti privati che, con non poca arroganza, finora hanno gestito le surroghe e per i notai che continueranno ad essere conniventi con un sistema davvero insopportabile.
In attesa che si trovi una soluzione all’altra vergogna dei riscatti leasing immobiliari con procedure cc.dd. easy (dove l’attività di adeguamento va a farsi benedire).
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