Sfide e proposte… cominciamo!
Cari lettori,
il mio saluto non può che partire dai ringraziamenti per chi mi ha dato questa grande opportunità e per chi mi ha preceduto: il modo migliore per farlo sarà però con i fatti. Vi prometto che non mancheranno impegno, serietà ed entusiasmo.
Sono ottimista, non solo per natura, ma anche perché so di poter contare sul supporto di una splendida redazione, pronta a correggere i miei errori e colmare le mie mancanze. Insieme al “braccio destro”, Massimo Caccavale, che ha accettato di condividere questa esperienza come vicedirettore della Rivista, ci prepariamo a proseguire con dedizione.
Confido anche nel supporto dei lettori, tramite il confronto costruttivo che cercheremo di stimolare, usando tutti gli strumenti multimediali a nostra disposizione e sviluppando lo spazio che già nel precedente triennio era stato dato ai contributi provenienti da “fuori redazione”.
Non credo possa interessare chi sono o da dove vengo. Per come interpreto il ruolo di direttore di questa rivista, la mia storia personale conta poco, mentre più importante è presentarvi gli obiettivi del giornale per il prossimo triennio.
Ho accettato questa carica per spirito di servizio, consapevole del valore del giornale percepito anzitutto come strumento di supporto professionale, di aggiornamento e di guida per risolvere le questioni quotidiane della nostra professione.
Ci impegneremo a fornire tempestivamente una prima lettura delle nuove norme, commentare le posizioni giurisprudenziali, proporre soluzioni pratiche a problematiche ricorrenti e più tecniche. Questa sarà la nostra prima missione.
In parallelo, il mio obiettivo è quello di far sì che Federnotizie acquisisca sempre più un carattere “scientifico”, diventando anche un punto di riferimento per contributi accademici di spessore.
Credo fermamente che le soluzioni pratiche si trovino solo quando si conoscono in profondità i principi fondamentali su cui si basa la nostra professione.
Per questo, il giornale non sarà solo un mezzo di aggiornamento professionale, ma anche uno spazio dove il rigore scientifico e l’analisi approfondita troveranno il giusto spazio per guidare il dibattito e la riflessione.
Accanto alla funzione scientifica, Federnotizie ha assunto sempre più negli anni anche una funzione politica interna della nostra categoria. Come già ricordato nei saluti di Arrigo e Mimmo, questo giornale ha accolto spunti di riflessione e idee riformistiche importanti, un’eredità che voglio portare avanti.
Credo infatti fermamente che il Giornale possa essere un luogo per il confronto su temi di politica notarile e sociale.
A partire dalla scelta dei temi che vi proporremo “faremo politica”, affrontando in ottica costruttiva temi che spesso spaventano, ma che ritengo siano centrali nell’evoluzione che questa professione sta per ora subendo e potrebbe, invece, governare.
In primis l’impatto dell’intelligenza artificiale (AI) sulle professioni e la società. L’AI non può sostituire il ruolo del professionista, ma può sicuramente supportarlo (ChatGPT in pochi secondi riassume fedelmente il contenuto di riunioni e testi; propone formulazioni alternative di clausole e appunti; il tutto in pochi secondi: spaventoso). Sarà nostro compito conoscere e sfruttare al meglio questi strumenti per restare al passo coi tempi; Federnotizie contribuirà in questo senso facendosi promotrice di iniziative per aiutarvi a scoprire come l’AI possa migliorare la nostra professione.
In una dimensione sempre più internazionale, non possiamo poi nasconderci dietro i limiti della legge notarile, concepita in un contesto diverso. Dobbiamo rendere più agevole la stipulazione degli atti in lingua straniera, superando ostacoli ormai anacronistici e garantendo al contempo competenze plurilingue, oggi fondamentali anche in altri settori professionali. Costerà impegno e sacrifici, sì, ma la nostra professione richiede quotidianamente questi sforzi.
Federnotizie farà il possibile per sviluppare questo percorso, continuando con le Peter’s Pill e implementando ulteriori strumenti di supporto, che vi presenteremo a breve.
Faremo politica anche affrontando temi spinosi quale quello del sistema pensionistico attuale. L’invito riproposto anche nell’ultima Convention della Cassa Nazionale del Notariato a ricorrere alla previdenza complementare è di per sé una conferma che qualcosa non va. E’ davvero l’unica alternativa? Possibile che non si possano (o vogliano?) studiare ulteriori soluzioni? È vero, il sistema contributivo è impopolare e sembra trovare consenso solo “al nord”. Ops, non si sarebbe dovuto dire… ma ormai l’ho detto. Tuttavia, siamo sicuri che riceva maggior consenso l’unica proposta alternativa che ci è stata presentata? È davvero sostenibile?
Con il giornale continueremo a tenere vivo il dibattito, analizzando tutte le possibili soluzioni per garantire un sistema pensionistico più equo e sostenibile per tutti.
Non ci tireremo indietro infine quando sentiremo la necessità di chiedere spiegazioni agli organi istituzionali quando patiremo la mancanza di comunicazione.
Da qualche giorno abbiamo letto sui social della notizia dell’approvazione in Consiglio Nazionale, la settimana scorsa, del nuovo codice deontologico; si è sentito parlare di liberalizzazione della vendita degli studi notarili, di una modifica delle norme sul procacciamento d’affari e una disciplina in tema di equo compenso. Sono però solo voci che necessiterebbero di conferma/smentita dal nostro organo di rappresentanza che lo ha approvato. Pare che il testo sia ancora “segreto” e che non sia stato presentato nemmeno ai Presidenti dei CND, né si sa quando sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Sicuramente il CNN sta seguendo la procedura formale e avrà portato avanti il lavoro presentato al Congresso di Genova; sarebbe stato e sarebbe, però, opportuno ricevere dal CNN e non da “voci di corridoio” quanto meno una conferma dell’approvazione, dell’iter che seguirà e dei punti essenziali approvati, considerata l’importanza di questa riforma sulla professione.
In passato a volte, nel fare politica, siamo stati “accusati” di esprimere un unico pensiero, spesso identificato con quello del notariato di città o, ancor più, con quello del notariato “milanese”. Il nostro obiettivo è quello di rappresentare tutte le voci della categoria, dando spazio a una pluralità di idee e prospettive, senza che nessuna prevalga in modo univoco. Vogliamo favorire un dialogo costruttivo che tenga conto delle diverse realtà e delle esigenze specifiche dei notai, indipendentemente dal contesto geografico o dalle dimensioni degli studi.
Per riuscirci abbiamo bisogno anche del vostro contributo. Invito quindi tutti voi a partecipare al dibattito, con idee, critiche e suggerimenti per fare in modo che Federnotizie diventi sempre più un punto di riferimento per la nostra categoria.
Siamo pronti a lavorare, insieme a voi.
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