Il disconoscimento di paternità tra favor veritatis e favor minoris
Il Tribunale di Catania, sentenza 7 luglio 2025, n. 3434 ha dichiarato inammissibile la domanda di disconoscimento della paternità, soffermandosi su due aspetti. Il primo riguarda il termine previsto per l’esercizio dell’azione (art. 244 c.c.) che viene qualificato vincolante ed afferente a una materia sottratta alla disponibilità delle parti. In secondo luogo, il Tribunale precisa che l’art. 244 c.c., unitamente alle altre norme che completano il quadro normativo di riferimento (art. 30 Cost.; art. 24, II, Carta dei diritti fondamentali della U.E.) non comporta la prevalenza del “favor veritatis” sul “favor minoris”, imponendosi un bilanciamento fra il diritto all’identità personale legato all’affermazione della verità biologica – anche in considerazione delle avanzate acquisizioni scientifiche nel campo della genetica e dell’elevatissimo grado di attendibilità dei risultati delle indagini – e l’interesse alla certezza degli “status” e alla stabilità dei rapporti familiari.