25 Ottobre 2024

L’insostenibile eleganza del notaio

La prima giornata del LX Congresso Nazionale del Notariato ha lasciato a molti dell’amaro in bocca. Questa sensazione si rivela palpabile e molti si avventurano a riconoscerla e commentarla tra i corridoi (si fa per dire) del Congresso.

Dove nasce quest’amarezza legata al fatto di non riuscire a ricordare un’altra prima giornata di Congresso Nazionale come questa?

1) Innanzitutto a Roma.

Siamo stati abituati a sentirci dire che il Congresso (vetrina) ha come luogo naturale Roma. Centro del potere, luogo dove vivono e lavorano i parlamentari e i ministri. Che una cosa è avere la presenza telematica a Venezia, come a Bari come a Palermo, che altra cosa è la loro presenza fisica (pressocché assicurata) nel luogo del Congresso. ForeverRome.

Anche quest’anno, purtroppo, per sopravvenutiimpegniistituzionali il Ministro è intervenuto virtualmente. Di politici, diciamocelo, quasi neanche un’ombra (neppure telematica).

Nell’era post Covid ForeverRome è ormai un’idea superata.

2) Nella mancanza di contenuti.

Con lo sguardo rivolto al futuro e non all’auto celebrazione e quindi senza considerare i successi per l’equo compenso che ha consentito al Presidente del CNN di raccogliere gli usuali applausi da discorso inaugurale, restano le speranze sulla nuova (si fa per dire) disciplina in materia di provenienze donative, di accesso all’anagrafe e di termine decennale della prescrizione per i rischi assicurativi. Obiettivamente poco, quasi nulla in termini programmatici. La leadership programmatica è stata completamente assente. Assenza confermata dagli interventi “internazionali” legati al tema del Congresso, di pura facciata se non di pura cortesia presenzialista.

Il vuoto.

3) Nella mancanza di partecipazione.

Non tanto nei numeri dei partecipanti (forse 1.110 iscritti, comunque pochi rispetto ad anni precedenti in cui si toccava il numero 2.000) ma nell’effettiva partecipazione (d’altronde due Congressi all’anno appiano palesemente un numero irragionevole).

Quattro gli ordini del giorno presentati. Tutti di matrice FederNotai e poco accattivanti. I soliti monelli. E gli altri, soprattutto gli altri,  dove sono finiti? …? …?

Una tristezza infinita. Una sconfitta bruciante. Una miseria.

4) L’insegnamento.

Si trae, però, altrettanto tristemente, un insegnamento che viene dal Ministro.

Il notaio, nel redigere i suoi atti, non riuscirà a reggere il confronto con l’eleganza dell’’AI (sarà più elegante IA perché italiana?). Forse (il notaio) continuerà ad esistere con altri mezzi, ma non con l’eleganza.

Dimentichiamoci quindi gli atti confezionati con elegante sapienza umana e giuridica.

Forse noi stiamo semplicemente dimenticandoci di noi.

Forse il CNN sta dimenticandosi di noi.

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